Dettaglio articolo

Indietro

Vaccinazioni del cane e del gatto

Pubblicato il 12 Aprile, 2020

Vaccinare il vostro cane o gatto serve a proteggerlo dalle più comuni malattie infettive.

Solo alla nascita e nelle loro primissime ore di vita, i cuccioli assumono dalla mamma un latte particolare chiamato colostro, che contiene gli anticorpi protettivi presenti nell’organismo della gestante. Questi rimarranno nel neonato e lo proteggeranno per le 8-10 settimane successive.

Attenzione però! Gli anticorpi protettivi della mamma sono solo quelli per le cui malattie lamadre è stata vaccinata o esposta nella sua vita.

Quando l’azione protettiva degli anticorpi materni inizia a scemare, e quindi questi ultimi sono numericamente insufficienti ad assicurare un’adeguata protezione nei confronti del cucciolo, si devono iniziare le vaccinazioni dal veterinario.

Importantissime raccomandazioni

Il vaccino dovrebbe essere somministrato solo ed esclusivamente dal veterinario, il quale escluderà dapprima la presenza di parassitosi gastro-enteriche, attraverso un esame coprologico (esame delle feci). Queste, infatti, potrebbero pregiudicare la corretta copertura vaccinale. Infine, deciderà se ci sono le condizioni idonee per effettuare la vaccinazione, solo dopo un’accurata visita che avrà escluso potenziali patologia in atto.

LE VACCINAZIONI DEL CANE E DEL GATTO VANNO FATTE SOLO SE L’ANIMALE E’ IN PERFETTO STATO DI SALUTE!

Il preparato vaccinale è un farmaco e in quanto tale, si potrebbe verificare una reazione allergica e le reazioni vaccinali possono capitare! No panic! In caso di reazione anafilattica, anche ritardata, è bene che ci sia una pronta comunicazione al veterinario, soprattutto se la reazione non avviene in struttura! Questi è l’unico che può dare subito assistenza al paziente con terapie mirate e prendere nota, nel libretto del paziente, così da provvedere per le successive.

Esistono delle Linee guida WSAVA (World Small Animal Veterinary Association) per le vaccinazioni di cane e gatto. Il veterinario interpreterà le linee guida in base al paziente, al suo stile di vita e alla situazione epidemiologica del territorio in cui vive l’animale e deciderà le vaccinazioni migliori.

La WSAVA differenzia le vaccinazioni in:

  • vaccini obbligatori, che tutti i cani e gatti dovrebbero ricevere perché prevengonomalattie gravi e potenzialmente letali
  • vaccini facoltativi, che sarà il veterinario a suggerire, in base alla reale situazioneepidemiologica della zona e dello stile di vita dell’animale.

Vaccinazioni nel cucciolo di cane:

I VACCINI OBBLIGATORI per il cane sono il vaccino contro la parvovirosi, il cimurro, l’epatite infettiva, ovvero malattie potenzialmente letali, soprattutto nel cucciolo e in caso di guarigione dalla patologia, potrebbero persistere gravi ripercussioni a vita.

I VACCINI FACOLTATIVI per il cane sono essenzialmente quello per il virus della parainfluenza canina, anche detta tosse dei canili, la borreliosi e la leptospirosi (soprattutto per i cani da caccia). Questi vaccini devono essere effettuati solo quando se ne riscontra l’effettiva necessità.

Vaccinazioni nel gattino

I VACCINI OBBLIGATORI da effettuare a tutti i gatti sono quelli che proteggono dal virusdella panleucopenia felina, dal virus della rinotracheite infettiva e dal calicivirus. Queste vaccinazioni andrebbero fatte sia ai gatti ritenuti ad alto rischio, che vivono dentro e fuori casa, che a quelli domestici/ casalinghi, costantemente a casa, o ritenuti a basso rischio.

IL VACCINO FACOLTATIVO più importante del gatto è quello contro la leucemia felina (FeLV). Questo vaccino va valutato attentamente soprattutto per i gatti domestici che vivono parte del loro tempo in ambiente esterno e possono entrare in contatto con altri soggetti infetti. Prima di iniziare il protocollo vaccinale per la leucemia felina, è opportuno testare il nostro amico per questo virus con un test idoneo, così da escludere che l’animale sia già venuto in contatto con il patogeno e, nonostante non mostri alcun sintomo, sia positivo e portatore. Infatti, se il virus è già presente nell’organismo, sarà inutile vaccinare.

Nel gatto, è sempre buona norma limitare il numero di iniezioni di farmaci possibile, perché si è visto che è predisposto a sviluppare un “sarcoma da inoculo”, reazione cutanea alla somministrazione iniettiva del farmaco, motivo per cui l’iniezione andrà fatta cambiando sempre il sito di inoculo. Per tale ragione, sarà il veterinario a decidere quale sia il più corretto protocollo vaccinale per il vostro amico, con lo scopo di proteggerlo, evitando che vi siano complicazioni.

Vaccinazione obbligatoria per viaggiare

Vaccinazione per la rabbia:

In Italia, la rabbia non è attualmente presente, infatti non vige nessun obbligo di vaccinazione antirabbica su scala nazionale. Solitamente, la vaccinazione contro la rabbia viene richiesta quando si viaggia con il proprio animale all’estero. Ogni Stato ha le sue leggi, quindi prima di partire, informatevi soprattutto con l’ASL veterinaria di competenza per le disposizioni di legge più aggiornate. Un cucciolo può effettuare il vaccino per la rabbia, ma non prima che abbia compiuto il terzo mese di vita.

Quando adottiamo o troviamo un cane di cui non conosciamo quasi nulla, tra cui lo stato delle vaccinazioni, potrebbe essere utile effettuare una titolazione anticorpale, per sapere il suo reale stato di protezione verso le più comuni malattie infettive e valutare se è il caso di vaccinarlo.

Titolazione anticorpale:

Oggi sono presenti sul mercato dei kit ambulatoriali rapidi che permettono di conoscere il reale stato di copertura da cimurro, epatite e parvovirosi nel cane. Si dovrà effettuare un piccolo prelievo di sangue che verrà testato a contatto con alcuni reagenti. Un risultato negativo al test ci indicherà che il nostro amico a quattro zampe ha una carenza di anticorpi e

sarà fortemente consigliabile vaccinarlo. Una positività al test indicherà la presenza di anticorpi circolanti sufficienti a proteggerlo per queste specifiche malattie, quindi una buona immunizzazione, che farà rinviare il richiamo.

Proteggiamoli! Ce ne saranno grati!

Condividi su: