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Parassiti del cane e del gatto

Pubblicato il 4 Maggio, 2020

Cosa sono i parassiti?

i parassiti sono organismi che vivono a discapito di altri esseri viventi, i cosiddetti “ospiti”, e da quest’ultimi traggono le sostanze nutritive, di cui hanno bisogno per la propria sopravvivenza, crescita e riproduzione. Nei confronti degli organismi ospiti, alcuni parassiti sono responsabili di infezioni più o meno gravi.

Li possiamo trovare sui nostri amici animali? Quando?

sia il cane che il gatto possono fungere da ospiti per moltissime parassitosi e ciò può avvenire durante tutte le stagioni dell’anno. ci sono delle stagioni con una più alta frequenza d’infestazione, in genere quando le temperature ambientali aumentano, come nel periodo primaverile/estivo, ma solo in quei paesi, in cui il clima varia di molto tra le stagioni.

Quali parassiti possiamo trovare e dove?

I parassiti più comuni per i nostri animali domestici sono:

Ectoparassiti: zecche, pulci, zanzare, flebotomi.

Endoparassiti: nematodi, cestodi, protozoi.

Le zecche: le possiamo trovare sui nostri animali, da cui esse si nutrono tramite un organo chiamato “proboscide” che gli permette di aderire alla cute e succhiarne il sangue. questi parassiti si trovano nell’ambiente e, in prossimità di un ospite, “animale/ uomo”, vi salgono per effettuare un pasto, per poi cadere a terra e deporre le uova. alla loro schiusa, la nuova larva infesterà nuovamente i nostri animali.

2 errori da non commettere: non bisogna tirare la zecca, qualora la si trovasse adesa all’animale, perché si rischia di lasciare l’apparato buccale dentro la cute. non si deve schiacciare con le dita mentre è sull’animale, perché la compressione porta la zecca a inoculare, dentro l’ospite, tossine e/o microrganismi patogeni, presenti nel sangue del parassita, infettando il nostro amico.

Le pulci: le infestazioni da pulci è la più comune parassitosi esterna dei cani e dei gatti. anche questi parassiti sono ematofagi, quindi si nutrono del sangue dei nostri amici a 4 zampe. si possono vedere, spostando il pelo, in genere nei punti più caldi del corpo, muoversi sulla cute dell’animale.

La reazione più frequente è la dermatite allergica, con irritazione associata spesso a grattamento, irrequietezza e, a volte, mancato accrescimento. possono saltare da un ospite all’altro, anche sull’uomo, tramite le zampette posteriori che sono più lunghe e fungono da molle. permangono molto tempo sull’ospite, dove si riproducono e depongono le uova. queste possono cadere a terra, schiudersi e infestare nuovamente lo stesso ospite o chi vi viene a contatto, continuando il ciclo riproduttivo. per tale ragione, è necessario trattare l’animale per più cicli con antiparassitari adeguati, oltre all’inevitabile disinfestazione dell’ambiente circostante, così da inibire ogni fase evolutiva del parassita.

La zanzara/flebotomo: due specie diverse, ma molto simili tra loro. il flebotomo è una “zanzara” che pungendo, può trasmettere la leishmania ai nostri animali a 4 zampe. se non diagnosticata precocemente e non trattata, questa patologia può portare al decesso dell’animale. In seguito alla puntura dell’insetto e alla trasmissione, la sintomatologia può apparire dopo diversi mesi e manifestarsi con gravità diversa, da dolori diffusi, zoppie, febbre, abbattimento, lesioni cutanee, problemi agli occhi, anemia e altro. Si diagnostica con specifici esami di laboratorio. Per tale ragione, la prevenzione è davvero importante e si effettua tramite la costante applicazione di fialette antiparassitarie idonee o collari in commercio, in cui è specificata l’azione contro il flebotomo.

Ciononostante: se diagnosticata in tempo e ben curata, non è una patologia che porterà alla morte!

Il nostro amico a 4 zampe continuerà una vita normale alcune zanzare possono invece portare una malattia altrettanto pericolosa, chiamata filariosi. la filaria è un parassita subdolo che, una volta inoculato dall’insetto all’interno del nostro animale, può causare 2 forme diverse di malattia, una è la cutanea, mentre l’altra è la cardiopolmonare, temibile perché spesso letale. I sintomi si manifestano quando la patologia è già in stato avanzato e, a volte, possono essere anche piuttosto generici, quali affaticamento, svogliatezza, tosse, difficoltà respiratoria. nel gatto si può anche avere morte improvvisa, senza manifestazioni sintomatiche precedente.

Spesso diagnosticata in fasi avanzate, è curabile, ma espone ad alti rischi l’animale. Per questo motivo, è meglio prevenirla che curarla!

Parassiti intestinali

Protozoi: sono parassiti interni del cane e del gatto, non visibili ad occhio nudo. Colonizzano le cellule dell’intestino, inducendone la degenerazione e alterando la normale conformazione e funzionalità dell’organo. Ciò provoca forme di malessere, soprattutto nei cuccioli, che spesso mostrano pancia gonfia, diarrea, a volte anche sanguinolenta, mancata o ritardata crescita per alterato assorbimento delle sostanze nutritive che dovrebbero assumere con l’alimento, ma che, in realtà, gli vengono sottratte.

La diagnosi può essere fatta solo con l’esame delle feci! un’eccezione può essere rappresentata da giardia, la quale può essere diagnosticata anche attraverso test specifici. Questi parassiti possono anche essere presenti nell’adulto, ma la sintomatologia non è la stessa, in quanto, in questo caso, il sistema immunitario del soggetto, riesce a limitare i danni che potrebbe indurre il parassita.

Nematodi e cestodi: a queste categorie appartengo diverse specie di parassiti intestinali, tra cui nematodi (ancilostomi, tricuridi, ascaridi, strongili) e cestodi (dipilidium ed echinococco). parassiti intestinali del cane e del gatto, che vivono e si riproducono all’interno dell’animale e rilasciano all’esterno le uova, attraverso cui si infetta un nuovo ospite. Raramente, i parassiti adulti possono essere liberati all’esterno, rendendosi manifesti e muovendosi tra le feci. In base alla tipologia, la forma del parassita potrà essere più o meno lunga o molto piccola, anche simile a chicchi di riso.

La sintomatologia potrà essere più o meno variabile, ma, in generale, anche in questo caso si può notare pancia gonfia, vomito, diarrea, a volte intermittente, alito maleodorante, mancato accrescimento del cucciolo, occlusione intestinale. E’ bene trattare l’animale, ma prima di effettuare qualunque tipo di intervento farmacologico, è necessario l’esame delle feci, perché non tutti gli “sverminanti” coprono ogni forma parassitaria! Inoltre, da non dimenticare: trattate sempre l’ambiente esterno per evitare una nuova infestazione!

Strongilosi polmonare

La strongilosi polmonare è una patologia che merita una trattativa a sé stante. gli strongili polmonari sono parassiti che infestano sia il cane che il gatto, la cui localizzazione definitiva è rappresentata dall’apparato respiratorio. L’animale si infetta attraverso l’ingestione di un “ospite intermedio”, quale il gasteropode, in particolare la lumaca, che è a sua volta contaminata dal parassita. Il nostro amico a 4 zampe potrà essere più o meno sensibile all’infezione, in base a come reagisce il suo sistema immunitario. Per tale ragione potrà manifestare sia sintomi lievi, quali tosse, scolo nasale, secrezioni oculari, come avviene per altre forme respiratorie, oppure forme più gravi, quali febbre associata ad importanti difficoltà respiratorie, come dispnea e crisi simil-asmatiche.

Se l’andamento diventa cronico, possono associarsi manifestazioni gastroenteriche e dimagrimento, fino ad arrivare a forme di insufficienza respiratoria.

La diagnosi viene effettuata tramite un esame delle feci particolare, che a volte, viene ripetuto per 2/3 accolte fecali fresche, a giorni alterni o consecutivi, tenendo conto che il parassita non viene eliminato costantemente, ma ad intermittenza. per cui, vi è un’alta probabilità che non si riscontri subito al primo esame, ma la ripetizione della raccolta delle feci aumenta la possibilità di diagnosticarlo. Anche per questa parassitosi, è bene effettuare trattamenti preventivi, e qualora si sospetti, è consigliato diagnosticarla in tempi brevi e trattarla adeguatamente, prima che l’apparato respiratorio subisca danni irreversibili.

Come si previene tutto questo?

Si previene con trattamenti antiparassitari che verranno prescritti dal vostro veterinario di fiducia.

Raccomandazioni

Una mancata prevenzione e un utilizzo farmacologico sbagliato possono provocare danni al vostro amico a 4 zampe e a voi! Prenditi cura dei tuoi amici a 4 zampe e anche tu sarai protetto!

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